A.I. Retina Screening

I sistemi di AI vengono sviluppati e testati su grandi database eterogenei di immagini fornite da Medici Oculisti esperti. Questi dati vengono utilizzati per istruire l’AI. ad identificare le anomalie retiniche.

Dopo questa fase, per valutare se il sistema ha raggiunto prestazioni paragonabili a quelle dei Medici Oculisti umani, viene condotta una fase di test utilizzando insiemi di dati esterni classificati da oftalmologi ma non utilizzati in precedenza

Le valutazioni AI sono molto affidabili e spesso paragonabili alle valutazioni fatte dagli Oftalmologi. L’accuratezza del modello di screening “con o senza anomalie ” in fase di test ha mostrato una sensibilità del 93% (tasso di falsi negativi: 7%) e una specificità del 90,6% (tasso di falsi positivi: 9,4%).

La soluzione AI* integrata in VX 610 può rilevare automaticamente fino a 13 patologie retiniche come Retinopatia diabetica, occlusione vascolare retinica, miopia patologica, AMD essudativa, Retinite pigmentosa, AMD non essudativa, membrana epiretinica, Atrofia del disco ottico, Corioretinopatia sierosa centrale, sospetto Glaucoma, Foro maculare, Distacco della retina, occlusione dell’arteria retinica.
Il report di AI * non solo mostra l’incidenza delle 4 principali (Retinopatia diabetica, AMD essudativa, AMD non essudativa, Glaucoma), ma evidenzia anche il rischio di eventuali altre anomalie dalla lista.

The A.I.* report not only displays the score of 4 major ones (Diabetic Retinopathy, Exudative ARMD, Nonexudative ARMD, Suspicious glaucoma), but also highlight the risk of any other abnormalities from the list. 

Sì, l’algoritmo è continuamente validato da feedback post-lancio del prodotto.Poichéla popolazionee la strumentazione di screeningrealipossonodifferireda quelli su cui è stato sviluppato l’algoritmo, è garantito un miglioramento continuo dell’algoritmo basato su nuovi dati e feedback ricevuti.In caso di aggiornamento, vengono seguite le procedure di modifica che portano alla marcatura CE prima di lanciare l’algoritmo sul mercato.

Sì, il sistema di A. I. si concentra su un angolo di 45°, coprendo la retina centrale senza richiedere la dilatazione della pupilla. Il Medico Oculita può esplorare anche la retina periferica, dilatando la pupilla, andando così oltre alle capacità attuali dell’A.I.

 Se il sistema A. I. sospetta una patologia, il report* mostra un’indicazione gialla e il punteggio di rischio associato. Il report A. I. * non rappresenta una diagnosi, anche in caso di punteggio ad alto rischio. È sempre consigliabile rivolegersi ad un Medico Oculista per ulteriori approfondimenti.

La valutazione A. I. è immediata, fornisce risultati non appena l’immagine viene elaborata.

L’operatore ha bisogno di una formazione base su come utilizzare il software AI. Questa formazione assicura che l’operatore si accorga che gli strumenti stiano interegendo correttamente con l’intelligenza artificiale.

Se la qualità dell’immagine è insufficiente, è necessario acquisire una nuova immagine.

Sì, tutti i dati personali sono archiviati in modo sicuro utilizzando protocolli di crittografia avanzati attraverso il nostro sistema Visionix Nexus, garantendo la riservatezza e la protezione delle informazioni dei clienti.

Tutti i dati personali acquisiti all’interno dell’Unione Europea sono conservati e/o trattati, previa cifratura, a Francoforte.

Gli strumenti supportati da A.I. aiuteranno i professionisti dell’eye care nella loro pratica quotidiana migliorando la diagnosi precoce, il triage e la definizione delle priorità dei pazienti, accelerando così lo screening e le valutazioni di routine. Ciò consentirà ai professionisti del settore di dedicare più tempo a casi complessi, procedure chirurgiche e cure personalizzate. L’A.I ha lo scopo di migliorare il lavoro di tutti i professionisti dell’eye care, non di sostituirli.